La Juve vince l'undicesima. Il Cagliari sconfitto 4-1.I bianconeri conquistano l'11° successo di fila e chiudono il girone d'andata a 52 punti a +8 sulla Roma: è record. Doppietta Llorente, Marchisio e Lichtsteiner. Illusorio l'1-0 iniziale di Pinilla.
La storia aspettava il verdetto. Ed è arrivato: Juventus nella leggenda con l’undicesima vittoria consecutiva in campionato. La squadra di Antonio Conte meglio di quella del Quinquennio. E il tecnico festeggia andando in cielo, dopo gli ultimi gol dei suoi, come avesse vinto lo scudetto a metà dell’opera, nell’ultima di andata. Pinilla spaventa, Llorente (doppietta), Marchisio (non segnava dal derby dell’anno scorso) e Lichtsteiner piazzano l’affondo. Non ce n’è per nessuno. Miglior risposta a Roma e Napoli non potevano dare i bianconeri bicampioni. Applausi al Cagliari per il bell’avvio, poi anche le papare di Adan hanno segnato il crollo.
PRIMO ROUND - Fumogeni e qualche coro transterritoriale. Massì, il derby dei sardi: i tifosi del Cagliari contro quelli isolani della Juventus. Qualche petardo di troppo, invero. E Sau che prova a metterla sulla corsa con Chiellini, tanto per inquadrare la partita impossibile che diventa combattuta, da subito. Ne sa qualcosa Llorente, messo a terra senza troppi complimenti (centrale inoltre un suo colpo di testa). La gara è anche tattica: Lopez mette Cossu a rompere le scatole a Pirlo. Trottolino contro regista. Spinge la Juve, soprattutto con Vidal. Ma i padroni di casa rispondono colpo su colpo. E Sau devia fuori un tiro di Pisano e poi, sportivamente, ammette il tocco. E al 21' la stoccata di Pinilla, come promesso: cross di Cossu, deviazione di Conti e al volo sul rimpallo Mauricio il cileno scatenato. E Conti, al 25', manca il raddoppio solo solo davanti a Buffon che tira un sospiro di sollievo. Anche Sau tenta l’incursione in area, con Chiellini bruciato. E al 29' Pinilla mira e tira, ma Buffon respinge. Gara aperta, apertissima. Astori prova a lanciare Llorente davanti a David Moyes, allenatore del Manchester United venuto a vederlo in prima fila. Forse l’emozione, difatti si dimentica i fondamentali della difesa. E poco dopo Llorente, sì ancora lui, la spinge dentro, servito da Lichtsteiner, al 31'. Uno a uno e si ricomincia. Palla avanti e Dessena mette i brividi a Buffon che reagisce d’istinto, di gamba. Miracolo bianconero. E si accendono i riflettori nel pomeriggio grigio dell’isola. Buon ritmo, poche pause e un tiro di Vidal al 40'. Insomma, botta e risposta continuo. Tevez? Ci prova anche lui, Rossettini intercetta. La Juve gioca a destra, Pogba spinge centrale e Lichtsteiner la scaraventa in curva. Un po’ la saga degli spreconi, di qua e di là. E si va negli spogliatoi.
SECONDO ROUND - Subito un po’ di nervosismo ed espulsione del preparatore dei portieri rossoblù. Poi, giallo per Cossu. Tevez al 13' prende la mira, ma ne viene fuori un tiro centrale senza problemi per Adan. A questo punto Diego Lopez e Antonio Conte cambiano: via Sau, dentro Ibarbo al 21', fuori Pirlo dentro Marchisio (così Moyes lo può vedere di persona...). E Andrea si sistema in panchina senza troppi convenevoli con il tecnico. Gara bloccata? Macchè. Pinilla porta lo scompiglio in area bianconera. Ma è Marchisio a creare dolori al distratto Adan, disastroso, nel tiro da trenta metri del Principino che non segnava dal derby dello scorso anno. Al 28' la Juve passa in vantaggio 2-1 e risponde a Roma e Napoli. Gara messa sul binario più consueto, per la capolista. E il tris arriva al 31': Lichtsteiner-Vidal-Llorente ed è la prima doppietta dello spagnolo in campionato. Dentro Cabrera per Pisano. E tifosi ammutoliti. E Lichtsteiner serve il poker su altra papera di Adan. Rosso a Pinilla e game over. A casa in tripudio.
Di seguito le reti commentate dal telecronista tifoso Claudio Zuliani...