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La genesi del gol di Bonucci(video)

La genesi del gol di Bonucci (di Giulio Gori)
La rete di Bonucci è il momento chiave della sfida tra Juventus e Roma; ma in realtà quel gol ha una genesi che parte dal primo tempo della partita e si sviluppa attraverso due punizioni calciate da Pirlo: il tiro di Pogba e il gol di Bonnie. Due momenti diversi, eppure legati tra loro da una relazione di causa-effetto. Ecco perché. Nel primo tempo, Pirlo calcia una punizione dalla trequarti. La Roma, come quasi tutte le squadre, marca a zona sui calci piazzati. La difesa si sistema al limite dell’area, per poi abbassarsi rapidamente verso la propria porta. Pogba è sistemato molto largo, sul palo debole. Come Pirlo calcia, la linea giallorossa «scappa», nessuno escluso; così il francese, con un taglio verso il centro, ha la possibilità di calciare indisturbato. Il tiro viene fortunosamente ribattuto.
Nel secondo tempo, punizione dalla fascia, ma contesto simile. La Roma difende ancora a zona. Quando Bonucci (stavolta è lui sul lato debole) finta un movimento verso il centro, «alla Pogba» per intendersi, Castan smette di muoversi secondo le regole della zona prende a seguire a uomo Bonucci verso il centro dell’area. Lo juventino, sfruttando alla perfezione questa situazione ibrida di Castan (se si fosse trattato di marcatura a uomo sin dall’inizio, il contatto fisico tra i due giocatori avrebbe reso più facile per il difensore assorbire il contro-movimento dell’attaccante), cambia direzione e va verso la porta. E segna. VEDI QUI
 


Senza lo schema del primo tempo, probabilmente Castan non si sarebbe comportato così e sarebbe scattato in direzione della propria porta, come di norma. Ma se il merito del gol va suddiviso tra Bonucci, Pirlo (con la sua splendida punizione), Pogba e, naturalmente, Antonio Conte, sul fronte giallorosso invece la responsabilità non è solo del giocatore brasiliano ma anche di Rudi Garcia: la Juve non è nuova alla soluzione «alla Pogba»; risulta perciò molto ingenuo da parte dell’allenatore francese non aver predisposto uno-due giocatori della linea difensiva (chiaramente non il difensore sul lato debole) delegati a non abbassarsi, col compito di coprire a zona questo tipo di taglio che i bianconeri tentano abbastanza di frequente.